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Ebbene sì…

da lunedì molti italiani – inclusi noi di Trasparenze – sono tornati al lavoro, per riprendere il filo le attività e pianificare l’anno che verrà. 

E pur non appartenendo al team de “Il lavoro fa male” o del “ho bisogno di una vacanza di sei mesi due volte all’anno” mentiremmo nel dirti che il rientro alla routine non presenti qualche piccola sfida: che sia la sveglia al mattino, il traffico, lo stress relativo ai progetti dei clienti che seguiamo e l’equilibrio fra vita professionale e personale…solo per citare qualche esempio in cui tutti possiamo ritrovarci. 🙂

Pertanto, oggi abbiamo pensato di condividere con te qualche consiglio su come rientrare “bene” dalle ferie, che ti possa dare qualche spunto per iniziare con positività, energia e concentrazione il quadrimestre che ci attende!

Partiamo, quindi! 

Corinna 

Tornare al lavoro dopo le vacanze estive, e quindi un’interruzione forte, è sempre difficile più o meno per tutti.

Il mio modus operandi, in realtà, non è fisso. Vado molto a sensazione, cerco di assecondare il mio corpo e la mia mente, abituandolo progressivamente alla nuova routine. 

Come quando inizi un nuovo allenamento sportivo. Non puoi partire subito cercando di raggiungere obbiettivi impegnativi ma ci arrivi progressivamente, aggiungendo una difficoltà ogni giorno, passo dopo passo.

Sicuramente uno dei miei obbiettivi è di non arrivare al primo venerdì già in tilt per l’elenco innumerevole delle cose da fare:-)

Ormai ho abbandonato la lista dei buoni propositi, che si fa sempre gli ultimi giorni delle vacanze perchè poi me ne dimentico, immediatamente. Ma di una cosa sono certa: mi impegnerò già da subito nel migliorare la mia organizzazione lavorativa affinché non arrivi in burnout già dalle prime settimane.

Come? Ecco le mie 2 regole:

  1. Organizzare la propria agenda, dedicando degli slot temporale a dei progetti o a delle mansioni e cercare di rispettarli è fondamentale.
  2. Trovare un equilibrio fra prestazioni lavorative e benessere psicofisico: un esercizio che richiede costanza, applicazione e un po’ di coraggio. Per fare questo cerco di applicare la “tecnica del pomodoro”: un metodo di gestione del tempo che serve per ottimizzare la resa produttiva. L’assunto è che, suddividendo la giornata lavorativa con pause regolari, si può arrivare al massimo dell’efficienza. Nessuno infatti è in grado di lavorare con la stessa intensità per una giornata intera, o per una settimana intera, senza flessioni nella qualità del processo: il rendimento cognitivo e produttivo è direttamente proporzionale al benessere fisico ed emotivo. Per tale ragione, la pausa diventa centrale, sia durante la giornata lavorativa sia al termine della stessa. Se la tua pausa pranzo si riduce a uno snack consumato davanti al computer, se i tuoi piani per praticare sport o incontrare gli amici dopo il lavoro saltano continuamente perché hai scadenze troppo ravvicinate e fai sempre tardi in ufficio, dovrai intervenire tracciando delle linee di confine.

La pausa pranzo e la pausa caffè devono essere davvero tali e la disconnessione alla fine della giornata, oppure nel fine settimana, deve essere completa. Proprio nei momenti in cui pensi che non dovresti concederti nessuna pausa, è importantissimo “staccare la spina” e ricaricarti. Sapere gestire le urgenze e fare fronte ai compiti lavorativi senza sacrificare le relazioni sociali, il benessere fisico e l’appagamento personale aiuta a stare meglio anche in ufficio, con conseguente aumento della produttività e dell’efficienza.

Sono mesi che ogni mattina esco all’alba a correre con il mio cucciolo di bracco (un fulmine!), IOLA, e lo stesso lo faccio la sera. É talmente bene lo stato di appagatezza e benessere dopo queste attività sportive che potrebbe cadermi il mondo addosso che mi sposterei. Ho trovato il mio rimedio allo stress.

Per info ci sono due grandi categorie di stress positivo e negativo, che varia a seconda della soglia di ogni noi noi

Esiste una soglia entro la quale l’individuo sperimenta gli effetti benefici dello stress: concentrazione massima, determinazione verso l’obiettivo, gratificazione nell’assegnazione e nello svolgimento della mansione. Una persona, se messa in condizione di affrontare una sfida con successo, può quindi provare un tipo di “stress positivo”, il cosiddetto eustress.

Viceversa, se non si è più in grado di dominare gli eventi che accadono nel corso della giornata lavorativa e ci si sente così sopraffatti e frustrati da non trovare una via di uscita, allora lo stress diventa causa di disturbi fisici e psicologici più o meno gravi: il cosiddetto burnout.

Nicolò

Per me le vacanze e la pausa estiva prolungata è un’idea che nel corso dell’anno si manifesta come un miraggio… mi domando sempre… avrò le forze di arrivare sano e salvo a fine luglio per godermi le vacanze?

Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di non arrivare troppo stanco e stressato alle vacanze, diversamente i 15/20 giorni che mediamente abbiamo a disposizione non serviranno tanto, ora che ci si abituerà al non lavoro sarà già ora di ricominciare.

Nel corso dell’anno è importante recuperare uno stato di lucidità e freschezza mentale, magari con dei weekend lunghi o con delle giornate di stop dedicate a “pulire la mente, meditare e fare sport, fare giornate dedicate al divertimento o alle cose che ci fanno bene.

Comunque ci si prepari un piccolo “trauma” c’è comunque. In passato mi stressavo subito, chiedendo a me stesso delle performance da atleta sin da subito, la mia voce interiore diceva “dopo tutto questo riposo dovresti essere più attivo e performante di prima” ma in realtà è il contrario… non abbiamo ancora la partita nelle gambe.

Oggi mi ascolto di più e sono più tollerante, è fondamentale non porsi obiettivi troppo ambiziosi ed organizzare l’agenda pensando molto all’organizzazione e alla pianificazione. Solitamente faccio liste che poi dimezzo dando priorità alle urgenze ovviamente ma poi dando spazio alle cose non urgenti ma Importanti che pianificate in questo periodo porteranno risultato quando saremo nuovamente nel frullatore del lavoro e sarà più difficile concedersi su attività più strategiche.

Molto utile per alleggerire il rientro è il team, io sono fortunatissimo, lavoro con persone fantastiche che rendono il lavoro un divertimenti e una crescita continua. Questo però non è un suggerimento è una mia grande fortuna 🙂 

Ilenia

Ritornare alla routine lavorativa dopo le vacanze estive non mette mai di buon umore e il consiglio più sincero per riprendere sarebbe “non tornare”! Personalmente però ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace con delle persone che mi piacciono ancora di più quindi tornare alla fine non è così male. 🙂

 In più sono leone ascendente cancro quindi la frase “una vita in vacanza” non mi si addice molto. Secondo me, comunque, la cosa migliore è riprendere le attività gradualmente pianificando il lavoro e calibrando le energie.

P.S. Non temete, a Natale mancano poco più di 3 mesi. 😉 

Sara

Personalmente amo vivere il rientro post-vacanze come un periodo nel quale fare tesoro di tutte le esperienze fatte, della bellezza vista e delle persone incontrate, per ricominciare con gratitudine! 

Mi piace gustare tutto ciò che – metaforicamente – ho “messo nello zaino” e rendermi conto delle possibilità che ho avuto e che in tanti, purtroppo, non hanno. 

Questo atteggiamento mi aiuta ad affrontare gli sforzi per l’anno che viene con energia creativa. 

Mia nonna aveva una piccola lavagnetta di legno in cucina nella quale aveva scritto, con il suo gessetto bianco, una frase:

“gioisci di ciò che hai”. 

E, anche oggi, risuona in me come la chiave per dare il meglio di me. 

Riccardo

Il rientro dalle ferie non è facile, inutile nascondersi: è un misto tra nostalgia delle vacanze e ansia da primo giorno di scuola.

Allo stesso tempo però significa dover riprendere progetti aperti e iniziarne di nuovi, ed è bene farlo nel migliore dei modi. Se durante le ferie si è riusciti a staccare completamente quello che sicuramente troveremo al rientro in ufficio è un numero, almeno a due cifre, su sfondo rosso: le mail non lette. 

È buona cosa quindi leggerle tutte, annotarsi le novità, le cose da chiedere ai colleghi e fare una scaletta di priorità per dare un ordine a tutti i task che dovremo portare avanti. Ok ora siamo pronti a tornare operativi…ma non prima di un caffè 😉

Lucrezia

Rientrare a lavoro dopo le ferie per me è sempre stato traumatico, per non parlare della solita routine: svegliarsi la mattina, correre a prendere l’autobus che passa quando vuole, stiparsi come sardine in metro, ma quest’anno è stato diverso. Certo avrei preferito stare in ferie, su quello non c’è dubbio, ma finalmente dopo anni a fare lavori che non mi appartenevano e anni di studio, sono riuscita a trovare il mio lavoro (almeno per ora, poi magari tra 10 anni lavorerò in un chiringuito sulla spiaggia); quindi credo che il segreto sia fare ciò che amiamo, quello che ci stimola e ci piace.

Buon inizio, quindi!

Ti auguriamo che il tuo impegno e la tua energia ti portino tante soddisfazioni. 

Se hai qualche suggerimento o spunto da condividere con noi, lasciaci un commento! 

Nicolo Maria Mutarelli

Dicono che sia affidabile, empatico, divertente e creativo; lui ci crede poco ma si fida molto del prossimo e dei complimenti? Non ha paura delle imprese impossibili e non si ferma mai fino a quando non arriva dove intende arrivare. Ama la sua famiglia e il suo team come se fossero la stessa cosa, sa di essere permaloso anche se lo nega in modo imbarazzante.